Promossa dalla FAIS, l’iniziativa propone una rilettura provocatoria di sei capolavori artistici. Il presidente Spena: “Vogliamo accendere i riflettori su condizioni di cui si parla poco”
Cosa succede se si mette un catetere vescicale a un’opera d’arte come la Venere di Botticelli? Assolutamente nulla, resta un capolavoro, al cospetto del quale il presidio sanitario passa quasi inosservato. S’intitola “Siamo un’opera d’arte” la campagna di sensibilizzazione ideata dalla Federazione delle Associazioni Incontinenti e Stomizzati (FAIS) per abbattere lo stigma che troppo spesso accompagna le persone interessate, appunto, da incontinenza e stomia. “Parlare di queste condizioni in Italia è ancora un tabù: vergogna, paura, imbarazzo generano infatti pregiudizi che spesso influiscono fortemente sulla vita delle persone più fragili e le loro famiglie”, afferma il presidente di FAIS, Pier Raffaele Spena. “Perciò abbiamo ideato questa campagna, per accendere, anche provocatoriamente, i riflettori su condizioni di cui si parla poco ma che hanno un significativo impatto sulla vita delle persone interessate, e spesso anche dei caregiver”.
Il messaggio dell’iniziativa è semplice: come un capolavoro d’arte resta tale anche in presenza di un dispositivo medico, così l’identità di una persona non viene scalfita dall’uso di una sacca da stomia, di un catetere o di un pannolone. Sono sei i capolavori dell’arte rappresentati in abbinamento a dispositivi medico-sanitari, inseriti all’interno dell’opera attraverso la tecnica della visual art, ma senza alterarne le caratteristiche. In particolare, i capolavori che compongono la mostra sono: “Nascita di Venere” di Sandro Botticelli, “Perseo con testa di Medusa” di Benvenuto Cellini, “Venere di Urbino” di Tiziano Vecelio, “Discobolo di Mirone” e “Tentazione di Adamo ed Eva” di Masolino da Panicale, “Amore e Psiche” di Antonio Canova. La mostra, che può essere visitata virtualmente grazie alla tecnologia 3D, prevede accanto a ciascuna delle opere la descrizione della condizione che essa rappresenta. In occasione della Giornata Nazionale per la cura e la prevenzione dell’incontinenza, in programma il 28 giugno 2023, la Federazione donerà una copia delle opere ad ambulatori di stomaterapia e riabilitazione del pavimento pelvico di diverse strutture ospedaliere italiane. Successivamente, le opere verranno realizzate e messe all’asta online: i proventi saranno destinati al finanziamento di quattro percorsi di supporto psicologico e motivazionale a persone con incontinenza o stomia.
“Sono stati selezionati i capolavori più iconici della storia dell’arte classica, comprendendo sia la tecnica pittorica sia quella scultoria”, spiega Pasquale Miglionico, il visual designer che ha ‘rivisitato’ le opere. “Era stato da subito tenuto in considerazione il fatto che, per poter sviluppare una campagna di forte impatto, la riconoscibilità e il richiamo immediato dell’attenzione da parte dell’interlocutore fossero fattori fondamentali”. Così, dopo la prima selezione di una ventina di possibili opere sono state scelte quelle che meglio si prestavano all’inserimento dei presidi medici. “I presidi sono stati inseriti nell’opera in modo tale che si posizionassero in secondo piano rispetto al soggetto principale e che emergessero a una visione più dettagliata della composizione, non richiamando quindi subito l’attenzione dello spettatore”, prosegue Miglionico. “Il ragionamento che ha portato all’idea creativa si collega direttamente al messaggio che la FAIS vuole comunicare attraverso questa campagna, cioè che anche in presenza dei dispositivi medico-sanitari le opere mantengono la loro bellezza e unicità̀. Allo stesso modo, le persone che nel quotidiano utilizzano tali ausili mantengono la loro identità̀ individuale e collettiva”.
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