“Hanno ucciso L’Unità”: è il 30 luglio del 2014 e in segno di protesta L’Unità esce in edicola solo con poche pagine bianche. È il penultimo numero, il giorno dopo in copertina si legge “L’Unità è viva”, è un messaggio di speranza che serve soprattutto a loro, agli ottanta lavoratori che con la fine dell’estate assistono al tramonto dei loro sogni.
A novant’anni dalla nascita il quotidiano fondato da Gramsci sospende le pubblicazioni e in tanti, tra giornalisti e poligrafici, perdono, da un momento all’altro, il lavoro. Tra di loro c’è anche Francesca, incinta di quattro mesi e già madre di una bimba di cinque anni. Un anno dopo il giornale riapre e lei viene di nuovo assunta, ma l’esperienza durerà poco; a giugno del 2017 L’Unità sparisce ancora dall’edicole. Francesca si ritrova in cassa integrazione, ma non si arrende. Il suo è il percorso al contrario di un’intera generazione, quella di chi a venticinque anni ha già firmato un contratto a tempo indeterminato e a quaranta si trova a fare i conti con collaborazioni saltuarie e malpagate e una concorrenza spietata. Francesca risale la corrente e la memoria e ripensa a tante cose: a suo padre, scomparso prematuramente, ai suoi primi anni a L’Unità, ai viaggi e le interviste. Se non fosse che il suo corpo non regge lo stress. Si ribella e una malattia rara le rende tremendamente difficile tenersi a galla in quelle maree. Il racconto della storia privata di Francesca, la famiglia, gli amori, i figli, la malattia è una storia commovente e piena di vitalità. Nonostante. Ogni piccola vittoria ha i suoi nonostante, ma, a saper guardare da vicino, sono proprio i nonostante di ogni storia a rendere quella storia un racconto di vita unico e straordinario.
Lo spettacolo, tratto dal libro di Francesca De Sanctis, è un progetto di e con Elena Arvigo, e sua è la regia.
Il testo è semifinalista al Premio John Fante Opera Prima 2021 e produzione è de Il Teatro delle donne – Centro Nazionale di Drammaturgia, con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo e Spazio Rossellini/ATCL – Roma.
Info e orari
ore 20.00 - durata 1 ora e 10'
Teatro India Lungotevere Vittorio Gassman (già lungotevere dei Papareschi), Roma
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