In una forma acuta di leucemia infantile, colpendo un particolare recettore chiamato BAFF-R (B-cell activating factor receptor) è possibile uccidere in modo selettivo le cellule tumorali resistenti alla chemioterapia. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori del Children’s Hospital di Los Angeles, che ha pubblicato i risultati dei suoi esperimenti in un articolo pubblicato di recente online sulla rivista Molecular Cancer Therapeutics.
In particolare, il team, coordinato da Nora Heisterkamp, ha scoperto che colpendo il recettore BAFF-R si possono uccidere selettivamente in vivo e in vitro i precursori cellulari della leucemia linfoblastica acuta B (pre-B ALL) resistenti alla chemioterapia.
La leucemia linfoblastica acuta (ALL) è una neoplasia ematologica caratterizzata da una quantità eccessiva di precursori dei globuli bianchi, chiamati linfoblasti delle cellule B, nel sangue e midollo osseo. Circa l’80% di tutti i bambini con ALL presenta la forma chiamata a precursori B (pre-B ALL)
Anche se il tasso di guarigione è aumentato negli anni, si potranno fare ulteriori progressi solo identificando i meccanismi per trattare specifici sottogruppi di cellule leucemiche resistenti alla chemioterapia.
In uno studio pubblicato l’anno scorso su Leukemia, i ricercatori avevano dimostrato che BAFF-R è espresso sui precursori B dell’ALL, ma non sulle loro controparti normali, il che renderebbe possibile un’uccisione selettiva delle cellule leucemiche colpendo questo recettore.
Leggi la notizia completa qui