ALLSCHWIL (SVIZZERA) – I disturbi gastrointestinali come diarrea e flatulenza sono gli effetti collaterali più frequenti associati alla terapia con miglustat nella malattia di Gaucher di tipo 1 e nella Niemann-Pick di tipo C, e la più comune ragione registrata per l’interruzione del trattamento durante gli studi clinici e in contesti di pratica clinica. I disturbi gastrointestinali relativi a miglustat si pensa siano dovuti all’inibizione delle disaccaridasi intestinali, principalmente la sucrasi isomaltasi.
Uno studio finanziato dalla casa farmaceutica Actelion e pubblicato sull’Orphanet Journal of Rare Diseases ha verificato gli effetti di un probiotico dietetico co-somministrato, il Saccharomyces boulardii, sulla tollerabilità gastrointestinale del miglustat in soggetti adulti sani.
In uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, in cross-over con due periodi e due trattamenti, maschi e femmine adulti sani sono stati assegnati in modo casuale a sequenze di trattamento A-B e B-A (trattamento A: miglustat 100 mg tre volte al giorno + placebo, trattamento B: miglustat 100 mg tre volte al giorno + S. boulardii, 500 mg due volte al giorno). I dati relativi alla tollerabilità gastrointestinale sono stati raccolti nei diari dei pazienti.
L’endpoint primario era il numero totale di giorni di diarrea (3 o più feci non formate in un periodo di 24 ore, un punteggio 6-7 nella scala Bristol Stool Scorse, secondo i criteri della World Health Organization. Gli endpoint secondari comprendevano numerosi altri indici sulla diarrea e la tollerabilità gastrointestinale.
Ventuno soggetti hanno ricevuto la terapia randomizzata in ogni sequenza di trattamento (totale 42), e, in generale, 37 soggetti (l’88%) hanno completato lo studio. Il numero totale di giorni di diarrea era di 1.5 per entrambe le sequenze di trattamento, e circa il 60% dei soggetti non ha sofferto di diarrea durante il periodo di trattamento. Il numero medio di giorni di diarrea è stato inferiore con miglustat + S. boulardii (0,8 giorni) rispetto a miglustat + placebo (1,3 giorni), ma la differenza di trattamento associato non era statisticamente rilevante.
Tuttavia, una significativa differenza di trattamento è stata identificata dopo l’esclusione post hoc di un outlier (un valore anomalo, chiaramente distante dalle altre osservazioni disponibili) che aveva un numero molto elevato di giorni di diarrea (13) e un’incoerente segnalazione della tollerabilità gastrointestinale. L’incidenza di eventi avversi gastrointestinali è stata più alta con miglustat + placebo (82%) rispetto a miglustat + S. boulardii (73%). Anche se l’endpoint primario non è stato raggiunto, i risultati delle analisi post-hoc indicano che la co-somministrazione di miglustat con S. boulardii potrebbe migliorare la tollerabilità gastrointestinale.