Salve, sono preoccupato per il rischio di contagio da Coronavirus di mia moglie, che ha una serie di malattie croniche e congenite di tipo endocrinologico e neurologico-endocrinologico: iposurrenalismo, osteoporosi, epilessia generalizzata, neuropatia sensitivo-motoria mielinico-assonale, sub-atrofia-ottica, mastoidite cronica. In questo periodo mia moglie è sempre in casa, mentre io sto uscendo il meno possibile. Sto usufruendo di ferie per evitare di recarmi a lavoro, ed essere un potenziale elemento di contagio per mia moglie. Ma le ferie prima o poi finiranno. L’azienda in cui lavoro sta cercando di capire come farmi fare il telelavoro, ma la legge permette solo due giorni a settimana di telelavoro, i restanti 3 giorni dovrei comunque recarmi sul posto di lavoro? A questo punto volevo sapere da un vs. esperto se esiste un congedo (retribuito o no) di cui posso usufruire. Grazie
Fabrizio
Risponde Roberta Venturi, avvocato e ricercatrice per Osservatorio Farmaci Orfani (OSSFOR)
Gentile,
se la sua mansione lavorativa può essere effettuata anche attraverso modalità di lavoro flessibile o “smart working” è un suo diritto lavorare da casa, infatti, secondo quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020, la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della Legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti.
Sperando di esserle stata di aiuto,
la saluto cordialmente
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