Il deficit di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici (deficit di AADC), è una rara malattia neurometabolica ereditaria, a trasmissione autosomica recessiva, causata da mutazioni bialleliche nel gene DDC. Il difetto genetico alla base della patologia determina una carenza dell'enzima AADC, a cui consegue una grave mancanza combinata dei neurotrasmettitori dopamina, serotonina, noradrenalina ed epinefrina. Le manifestazioni cliniche del deficit di AADC sono generalmente evidenti nei primi mesi di vita e le più frequenti comprendono ipotonia (diminuzione del tono muscolare), ipocinesia (riduzione o lentezza dei movimenti volontari del corpo), crisi oculogire (rotazione dei bulbi oculari in una posizione fissa estrema, spesso ai lati o verso l'alto) e disfunzioni del sistema nervoso autonomo. Nella maggior parte dei casi il deficit di AADC si presenta in forma grave, ma sono noti alcuni pazienti con decorso della malattia più lieve. L'incidenza globale della patologia è sconosciuta.

Evento su deficit di AADC

La somministrazione del farmaco è avvenuta al Policlinico Rodolico-San Marco di Catania: in un evento organizzato da Osservatorio Terapie Avanzate il racconto di un traguardo tutto italiano

Roma – La Sicilia sul primo gradino del podio europeo per l’innovazione applicata alle malattie rare. Sono, infatti, diverse le ragioni che hanno portato al raggiungimento di questo traguardo non solo nazionale ma anche internazionale. Innanzitutto per la prima volta, precisamente al Policlinico “G. Rodolico-San Marco” di Catania, è stata utilizzata una tecnica neurochirurgica composta da neuronavigazione, TAC intraoperatoria e braccio robotico per il trattamento del deficit di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici (deficit di AADC) con la terapia genica eladocagene exuparvovec. La protagonista di questa storia è una bimba siciliana che ha ricevuto il trattamento a soli 19 mesi, risultando così la paziente più piccola ad aver ricevuto la terapia in Europa.

prof.ssa Mariarita Bertoldi - deficit di AADC

Prof.ssa Mariarita Bertoldi: “Occorre prestare maggiore attenzione alle forme meno gravi della malattia, nelle quali la terapia genica potrebbe essere ancora più efficace”

Anche con il motore che tossisce, poco carburante nel serbatoio o una scintilla appena percettibile, una macchina può ancora andare avanti. Allo stesso modo, in alcune circostanze, anche il corpo umano riesce a muoversi - seppur a fatica - nonostante una carenza enzimatica. “È il caso delle forme lievi e moderate del deficit di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici (deficit di AADC), rara patologia neurometabolica ereditaria che, fino a pochi anni fa, sembrava non conoscere sfumature: o era devastante o non veniva diagnosticata”, afferma la prof.ssa Mariarita Bertoldi, ricercatrice e docente di Biochimica presso il Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento (DNBM) dell’Università degli Studi di Verona.

Deficit di AADC: bimba siciliana trattata con terapia genica

La bimba, di soli 20 mesi, è stata sottoposta al trattamento tramite un’innovativa tecnica di neurochirurgia eseguita dagli specialisti dell’Ospedale “San Marco” di Catania

Un avanzato trattamento di terapia genica ha restituito speranza a una bambina siciliana di soli 20 mesi affetta da una rara malattia neurometabolica, il deficit di AADC, che comprometteva le sue capacità motorie, di apprendimento e anche vitali. L’intervento è stato realizzato nel moderno blocco operatorio del presidio ospedaliero “San Marco” di Catania, dall’équipe multidisciplinare di neurochirurghi, anestesisti rianimatori pediatrici, neuroradiologi, in collaborazione con il gruppo della pediatria del presidio “Rodolico”, centro di malattie rare che ha in cura la bambina.

Deficit di AADC, FDA approva la terapia genica

Il farmaco è progettato per correggere il difetto genetico alla base della patologia agendo direttamente nel cervello

La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha approvato, in via accelerata, la terapia genica eladocagene exuparvovec-tneq (nome commerciale Kebilidi) per il trattamento del deficit di AADC, una malattia genetica rara e fatale che in genere causa grave disabilità e sofferenza fin dai primi mesi di età, influenzando ogni aspetto della vita: fisico, mentale e comportamentale.

terapia genica, ora disponibile il farmaco per il deficit di AADC

Per il piccolo Simone è stato necessario l’intervento del Governo, ora finalmente la terapia è in commercio, per tutti i bimbi che ne avranno bisogno

Una nuova e importante possibilità terapeutica è diventata una realtà concreta in Italia: la terapia genica per il deficit  di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici  (AADC), una rarissima malattia neurometabolica ereditaria che causa una disabilità molto grave. Si tratta del farmaco eladocagene exuparvovec (nome commerciale Upstaza), di PTC Therapeutics, indicato per il trattamento di pazienti di età pari o superiore a diciotto mesi con una diagnosi di deficit di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici (deficit di AADC) confermata dal punto di vista clinico, molecolare e genetico e con fenotipo severo. La determina in Gazzetta Ufficiale è del 20 novembre, che significa che ora il farmaco è effettivamente disponibile per la pratica clinica.

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Il bimbo, affetto da una malattia rarissima nota come deficit di AADC, ha ricevuto con successo la terapia genica al Policlinico Umberto I di Roma

Roma – A marzo la storia di Simone, un bimbo siciliano affetto da una malattia rarissima, il deficit di AADC, era balzata alle cronache dopo che i genitori, Sabrina e Sebastiano, avevano scritto un'accorata lettera al Governo, e in particolare al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Sottosegretario di Stato con Delega alle Malattie Rare On. Marcello Gemmato, chiedendo aiuto affinché il figlio potesse ricevere la terapia di cui aveva urgente bisogno e che già altri bimbi avevano ricevuto in Francia e Germania, come ha raccontato anche Osservatorio Malattie Rare.

Il piccolo Simone insieme ai genitori

La svolta nella vicenda è arrivata grazie all'intervento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato

L'attesa sta per finire: Simone, grazie all'intervento del Governo, potrà ricevere le cure di cui ha bisogno. Il bimbo siciliano, di 3 anni, è affetto da una rarissima malattia genetica chiamata deficit di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici (deficit di AADC). Per lui l'unica speranza è la terapia genica eladocagene exuparvovec, recentemente approvata in Europa ma non ancora in Italia, dove i pazienti attendono che il suo impiego sia autorizzato anche dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

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