Buonasera, vi scrivo per un consiglio in merito alla mia situazione clinica: sono affetto dalla sindrome di Brugada e dispongo di un impianto ICD, lavoro in una fabbrica di medie dimensioni in Piemonte, frequentata nell'arco della giornata da circa 100 persone. Mi chiedevo come dovrei comportarmi, vista la non così remota possibilità di contagio da Coronavirus. Questo virus, nei confronti della mia patologia, è più pericoloso? Mi consigliate di stare a casa? In tal caso, posso usufruire di qualche forma di congedo? Vi ringrazio, Matteo
Risponde il Prof. Giuseppe Limongelli, Cattedra di Cardiologia all’Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" di Napoli, AORN Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi-Cotugno-CTO) di Napoli, Direttore del Centro di Coordinamento Malattie Rare della Regione Campania.
Gentile, non ci sono ad oggi evidenze che la sindrome di Brugada, complicata da impianto di defibrillatore, rappresenti motivo di rischio aumentato di infezione e/o di maggiori complicanze se contagiati. In ogni caso, suggerisco di consultare il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, a cui tutte le aziende devono strettamente attenersi per permettere la sicurezza dei dipendenti negli ambienti di lavoro.
Seguici sui Social