La leucemia linfatica cronica é una patologia caratterizzata dall’aumento continuo di particolari globuli bianchi (i linfociti) nel sangue, nel midollo osseo, nei linfonodi e nella milza. La leucemia linfatica cronica é la leucemia più comune tra la popolazione adulta dei Paesi occidentali, dove rappresenta il 25-30 per cento di tutte le leucemie. Colpisce più gli uomini delle donne, con un rapporto di circa 1.5-2:1. Il tasso di incidenza annua è di circa 2-6 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. La cifra aumenta con l’età, sino a raggiungere 12.8 casi su 100.000 abitanti all'anno all’età media della diagnosi, ossia 65 anni. La leucemia linfatica cronica a cellule B è considerata un tumore raro.

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L'FDA ha approvato l'uso di ofatumumab, in combinazione con clorambucil, come terapia di prima linea in pazienti affetti da leucemia linfatica cronica, nei quali la terapia a base di fludarabina risulta inappropriata. La notizia è stata resa pubblica da GlaxoSmithKline e Genmab.

Secondo quanto spiegato dal Dottor Marco Montillo (Dirigente medico di Ematologia presso l'Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano) le nuove conoscenze biologiche sulla leucemia linfatica cronica e le nuove procedure terapeutiche messe a punto negli ultimi anni stanno sottoponendo i criteri prognostici ed il trattamento di questa patologia ad una profonda revisione.
Montillo ha precisato che l’eziologia della malattia è ancora sconosciuta e che l’estrema variabilità presente nel decorso clinico di tale disordine linfoproliferativo viene attribuita non solo alle diverse caratteristiche cliniche in cui la malattia stessa può presentarsi ma anche alle importanti differenze di carattere biologico che la caratterizzano.

La Food and Drug Administration (Fda) ha approvato due anticorpi monoclonali anti-CD20 - ofatumumab e obinotuzumab. Grazie a questa conferma migliorano le prospettive di gestione della leucemia linfocitica cronica (LLC).

L'Fda ha approvato ibrutinib come terapia ad agente singolo per il trattamento dei pazienti con Leucemia Linfatica Cronica (LLC) pretrattati con almeno una terapia. Lo scorso novembre il farmaco era già stato approvato per il trattamento dei pazienti con linfoma a cellule mantellari. Sviluppato congiuntamente da Johnson & Johnson e dalla biotech Pharmacyclics, il farmaco è in commercio con il marchio Imbruvica.

Un recente studio pubblicato su "New England Journal of Medicine" sostiene che l’anticorpo monoclonale obinutuzumab, in associazione al chemioterapico clorambucile, migliori la sopravvivenza senza progressione (PFS) dei pazienti con leucemia linfatica cronica (LLC) non trattati in precedenza e con patologie coesistenti, rispetto alla terapia con rituximab e clorambucile.

Un recente studio  statunitense pubblicato sulla rivista Blood suggerisce la possibilità dell’utilizzo della nuova molecola otlertuzumab per il trattamento della Leucemia Linfatica Cronica (LLC).
Si tratta di una sperimentazione di fase I, che ha evidenziato un profilo di sicurezza e tollerabilità accettabili per il farmaco, che ora dovrà proseguire il proprio iter sperimentale.

Durante il 55° Congresso Annuale della Società Americana di Ematologia (ASH) di New Orleans, sono stati presentati i risultati dello studio di fase III chiamato CLL11, secondo i quali i pazienti affetti da Leucemia Linfatica Cronica (LLC), trattati con obinutuzumab (GA101) in combinazione con clorambucile, hanno vissuto quasi un anno più a lungo rispetto a quelli trattati con con rituximab in combinazione con clorambucile e senza mostrare un peggioramento della malattia.

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