Buongiorno, il mio datore di lavoro mi ha messo in ferie forzate da 10 giorni (senza comunicazione scritta) come tutela per il mio particolare stato di salute in emergenza Coronavirus (usufruisco della Legge 104, ho invalidità 80% per neoplasia cerebrale). Tenendo presente che lo smart working è stato concesso a seguito emergenza Coronavirus al 50% dei lavoratori della mia filiale, di cui vari con mansioni simili alla mia, e lo stesso non è stato concesso a me, con vari rinvii e giustificazioni. Per lo smart working non si deve dare precedenza alle persone con invalidità? Come mi devo comportare? Posso pretendere dal mio datore di lavoro lo smart working (contratto logistica trasporti, mansione operativa)?
Alex
Risponde Roberta Venturi, avvocato e ricercatrice per Osservatorio Farmaci Orfani (OSSFOR)
Gentile,
il nuovo Decreto ha previsto che i dipendenti pubblici e privati possono assentarsi dal lavoro fino al 30 aprile 2020 in caso di disabilità. Provi a parlare con il suo medico curante, il quale se riconosce una condizione per cui è necessario evitare il contagio può emettere certificazione con codice V07. Nell’eventualità in cui il suo stato di salute non rientri nell’immunodepressione ma disponga del riconoscimento a norma della Legge 104, può usufruire, nel mese di marzo e aprile 2020, di ulteriori 12 permessi. Ancora, i lavoratori dipendenti disabili nelle condizioni di cui all’articolo 3, comma 3, della Legge 5 febbraio 1992, n.104, o che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità di cui alle medesime condizioni, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, a questo proposito le lascio il link ad un articolo nel quale troverà maggiori dettagli rispetto a quanto richiesto.
Con l’augurio di esserLe stata d’aiuto porgo
Cordiali saluti
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