Nel frattempo la Regione discute una proposta di legge per la promozione ed il riconoscimento della figura del caregiver familiare
Con la Delibera della Giunta Regionale 126/2024 la Toscana ha confermato le “Linee di indirizzo per l’utilizzo del fondo per il sostegno del ruolo di cura ed assistenza del caregiver familiare” (DGR 717/2022), rinnovando l’erogazione dei contributi a favore dei caregiver di familiari con disabilità anche per l’anno 2024.
A livello nazionale, con Decreto del 30 novembre del Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità (Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2024) sono state ripartite territorialmente le risorse 2023 destinate al sostegno di progetti in materia di supporto dei caregiver. Le risorse complessive stanziate sono state 25.807.485,00 euro, di cui alla Toscana spettano 1.811.685 euro. Attraverso la Delibera 126/2024 l’amministrazione regionale ha richiamato anche il criterio demografico, sulla base del quale le risorse regionali sono state ripartite tra le zone distretto e Società della Salute.
IL CONTRIBUTO PER I CAREGIVER
Le richiamate Linee guida del 2022 stabiliscono che l’entità del contributo economico è pari a 400 euro mensili.
Per accedere al contributo è necessario fare richiesta di presa in carico e valutazione (o rivalutazione) della persona con disabilita o non autosufficiente, da effettuarsi presso gli appositi punti di accesso ai servizi sociosanitari territoriali.
La richiesta sarà esaminata da un’apposita équipe che assegnerà il contributo di cura facendo riferimento alle condizioni cliniche e ai bisogni della persona con disabilità o non autosufficiente, nonché il livello di carico assistenziale del caregiver familiare.
Il contributo non è sostitutivo o compensativo, bensì aggiuntivo e complementare agli accessi a domicilio di personale sanitario (medici specialisti, terapisti, infermieri, OSS), ed è compatibile con altri contributi economici o servizi erogati con le medesime finalità di sostegno alla permanenza al domicilio della persona con disabilità o non autosufficienza, compresa la frequenza di un centro diurno.
La Giunta Regionale ha inoltre stabilito che verrà effettuato un monitoraggio annuale, previsto per il giorno 31 dicembre di ciascun anno, al fine di comunicare al Consiglio dei Ministri - “Dipartimento per le politiche in favore delle persone disabili”, i dati relativi agli interventi effettuati e verificare il consumo delle risorse assegnate.
A CHI SPETTA IL SOSTEGNO ECONOMICO
La definizione di caregiver che è inserita nelle Linee guida è quella fornita dalla Legge 205/2017: “Si definisce caregiver familiare la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell'altra parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di se', sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18”.
Inoltre, le Linee guida richiamano il fatto che l’obiettivo primario del “Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare” è proprio quello di dare sostegno e sollievo al ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare, garantendo risposte eque e omogenee sul territorio regionale, migliorando la qualità di vita e promuovendo un percorso di presa in carico globale, centrato sulla persona e sui familiari”.
Le modalità attraverso sui le regioni sono chiamate a rispondere a questi obiettivi sono:
- interventi mirati: il Fondo stanzia risorse dedicate in particolare ai caregiver di persone con disabilità gravissima e a chi è coinvolto in programmi di deistituzionalizzazione e ricongiungimento con la persona assistita;
- sostegno concreto: il Fondo vuole garantire risposte omogenee su tutto il territorio regionale, migliorando la qualità della vita di caregiver e assistiti;
- un approccio globale: le Linee guida promuovono un modello di presa in carico globale, che coinvolge la persona assistita, i suoi familiari e i servizi sociosanitari del territorio.
Ricordiamo, in conclusione, che in Toscana è in discussione una proposta di legge denominata “Disposizioni per la promozione ed il riconoscimento della figura del caregiver familiare”, con l’obiettivo di favorire la promozione e la diffusione della figura del caregiver familiare, elemento di fondamentale rilevanza all’interno della rete del welfare locale.
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