Invalidità civile: meno visite, tempi più rapidi. Ecco come cambia il procedimento

Un iter più semplice e tempi ridotti: le nuove regole dell’INPS per il riconoscimento dell’invalidità

Il Messaggio INPS n. 1766 del 4 giugno 2025 introduce una nuova semplificazione nella procedura di riconoscimento dell’invalidità civile. Per molte persone, questo significa poter ottenere il riconoscimento sulla base della sola documentazione medica, senza l’obbligo di visite medico-legali quando il quadro clinico è già chiaro.

Si tratta di una modifica che si inserisce nel percorso di digitalizzazione e automazione avviato dall’INPS negli ultimi anni. Tuttavia, rispetto ai precedenti interventi – che abbiamo analizzato in diversi approfondimenti (qui il dettaglio del procedimento tradizionale) – questo aggiornamento introduce alcuni elementi di discontinuità.

ACCERTAMENTO AUTOMATICO SENZA VISITA: COSA CAMBIA CONCRETAMENTE?

La principale novità sta nell’attivazione automatica della procedura. Fino ad oggi, chi richiedeva il riconoscimento dell’invalidità doveva presentare sia il certificato medico introduttivo, sia una successiva domanda amministrativa. Con le nuove regole, la seconda fase viene eliminata: basta il certificato medico per avviare il procedimento.

Secondo il Messaggio INPS, questa misura riguarda:

  • persone con patologie gravi e irreversibili, per le quali una visita ulteriore non aggiungerebbe elementi nuovi;
  • chi ha difficoltà a muoversi, evitando spostamenti complessi e onerosi.

La decisione punta a ridurre gli ostacoli burocratici e a velocizzare i tempi di risposta, un obiettivo che l’INPS aveva già anticipato nelle sue prime indicazioni sulla riforma.

RIDUZIONE DEI TEMPI DI ATTESA GRAZIE ALLA DIGITALIZZAZIONE

Un altro aspetto chiave riguarda la gestione informatizzata delle domande, che permetterà una comunicazione più fluida tra le banche dati sanitarie e quelle dell’INPS. Questo significa meno attese per chi aspetta un riconoscimento, con la possibilità di completare l’iter in tempi più brevi.

MINORI CON DISABILITÀ: GARANTITA LA CONTINUITÀ DELLE PRESTAZIONI

Un ulteriore cambiamento riguarda i minori già titolari di indennità di frequenza. Per evitare interruzioni nelle prestazioni, potranno ottenere il riconoscimento provvisorio delle prestazioni per invalidi maggiorenni, purché presentino la domanda amministrativa entro sei mesi dal compimento dei 18 anni.

Questa misura risponde alla necessità di garantire un passaggio più fluido tra le diverse fasce di età, senza vuoti amministrativi che in passato hanno rappresentato un problema per molte famiglie.

VERSO UN SISTEMA PIÙ EFFICIENTE E ACCESSIBILE

Se queste modifiche verranno implementate efficacemente, per molti cittadini potrebbe significare meno burocrazia e più accessibilità. L’eliminazione delle visite inutili e la semplificazione dei passaggi burocratici sono segnali di un sistema che cerca di rendere più fluido il riconoscimento dell’invalidità, in attesa della vera e propria riforma, che sappiamo dovrà attendere il 2027.

Con il Messaggio INPS n. 1766/2025, l’obiettivo è chiaro: accelerare le procedure e ridurre gli ostacoli per chi ha diritto alle prestazioni, senza compromessi sulla qualità delle valutazioni.

 

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