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L'ultimo video della campagna digital “RaccontAMY” in occasione della Giornata Mondiale del Cuore

Roma – Oggi, 29 settembre, si celebra la Giornata Mondiale del Cuore, e in questa data si conclude anche la campagna digital “RaccontAMY – Chi vive l’amiloidosi cardiaca ha qualcosa da dirti”, promossa dall’Osservatorio Malattie Rare e dalle associazioni fAMY, Conacuore e Fondazione Italiana per il Cuore, con il contributo non condizionante di Pfizer. Le tre associazioni, nell'ultimo dei cinque video di cui è composta la campagna, hanno voluto evidenziare l'importanza di conoscere meglio questa malattia.

L'informazione crea il dubbio, e il dubbio crea una diagnosi precoce: questo genera vita. Solo una diagnosi precoce può aiutare il paziente, perché scoprire la malattia nelle fasi finali certamente non aiuta la prognosi”, ha spiegato Andrea Vaccari, presidente di fAMY. “È fondamentale che il sistema, il medico e l'organizzazione sanitaria si possano prendere carico delle esigenze dei pazienti attraverso dei percorsi definiti, che dovrebbero essere uguali in tutte le città e le regioni e che permettano una gestione complessiva della malattia”, ha aggiunto Daniela Giudice, del Comitato Scientifico della Fondazione Italiana per il Cuore. “Circa il 15% delle persone che vanno incontro a uno scompenso cardiaco, con sintomi come la mancanza di fiato e le gambe gonfie, sono affetti da malattie come l'amiloidosi. Se consideriamo tutti i malati di scompenso in Italia, vediamo che si tratta di un numero decisamente importante”, ha concluso il dr. Giuseppe Ciancamerla, presidente di Conacuore.

Le amiloidosi sono un gruppo di patologie rare, invalidanti e spesso fatali, caratterizzate dall’accumulo dannoso di sostanza amiloide all’interno dell’organismo. Esistono diverse forme di amiloidosi, ognuna delle quali è dovuta ad una specifica proteina difettosa, che nel tempo compromettono la funzionalità di numerosi organi e tessuti: cuore, reni, apparato gastrointestinale, fegato, cute, nervi periferici e occhi. Il cuore, in particolare, è l’organo bersaglio in cui l’amiloide si deposita più frequentemente, provocando una condizione chiamata “amiloidosi cardiaca, che si manifesta con un grave quadro di scompenso cardiaco.

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