Un’interrogazione riaccende i riflettori sui costi a carico degli utenti per manutenzione e componenti delle carrozzine elettriche
Le difficoltà legate alla sostituzione e manutenzione di carrozzine elettriche, emerse nelle ultime settimane a partire dal caso segnalato in Veneto, approdano ora anche al Senato. Il 18 giugno, la Senatrice Raffaella Paita (Italia Viva) ha presentato un’interrogazione a risposta scritta ai Ministri della Salute e per le Disabilità, chiedendo al Governo di fare chiarezza sulla copertura dei costi per componenti come batterie, ruote e motori, oggi spesso a carico degli utenti.
IL CONTESTO NORMATIVO
L’interrogazione parte dal decreto ministeriale 23 giugno 2023 (cosiddetto Decreto tariffe), entrato in vigore il 30 dicembre 2024, che – scrive la Senatrice – “ha aggiornato le tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica”, attuando i nuovi LEA previsti dal DPCM 12 gennaio 2017.
Nel nuovo assetto, il Servizio sanitario nazionale garantisce l’erogazione di ausili suddivisi in tre elenchi: l’elenco 1 comprende dispositivi su misura e relativi servizi di riparazione e adattamento, mentre gli elenchi 2A e 2B riguardano ausili di serie. Come sottolinea la senatrice, “il nuovo decreto tariffe ha previsto le tariffe esclusivamente per l’elenco 1”, mentre per i dispositivi degli elenchi 2A e 2B si prevede che “le Regioni e le aziende sanitarie locali stipulino contratti con i fornitori, nelle more dell’istituzione del repertorio nazionale”.
IL CASO VENETO E LE RIPARAZIONI ESCLUSE
Paita riporta quanto avvenuto in Veneto, dove – si legge – “le persone con disabilità saranno costrette a pagare i costi di riparazione e di sostituzione di componenti di ausili, come le carrozzine elettriche (ad esempio, la sostituzione delle batterie)”, prestazioni che fino a poco tempo fa erano incluse tra quelle garantite dal SSN.
La Regione, recependo la normativa con la delibera di Giunta n. 1587 del 30 dicembre 2024, ha infatti dichiarato decaduto il DM 332/1999 e osservato che “nel nuovo nomenclatore non sono più previsti i codici relativi alle riparazioni e sostituzioni per gli ausili rientranti nel codice ISO 12.23 (carrozzine a motore elettrico)”. Le aziende sanitarie avrebbero comunicato la modifica agli assistiti, ma – si legge nell’interrogazione – “associazioni e attivisti hanno denunciato di non essere stati informati”, segnalando i costi elevati per batterie (che durano da uno a due anni e costano fino a 600 euro), motori, ruote e joystick.
UNA CRITICITÀ ESTESA A LIVELLO NAZIONALE
L’interrogazione non si limita al contesto veneto. “Criticità analoghe – scrive Paita – vengono segnalate da persone con disabilità anche in altri territori, come Monza, Mantova e Palermo”, evidenziando una disomogeneità marcata nell’attuazione delle gare per gli ausili di serie.
Ad oggi, infatti, “le gare finora bandite, o in corso di avvio, hanno riguardato solo alcune classi di ausili a minor complessità” – come letti, materassi o ausili antidecubito – mentre “le maggiori difficoltà si riscontrano per le forniture ad alta adattabilità e assistenza”, ovvero per le carrozzine superleggere, basculanti e a motore elettrico, già presenti nell’elenco 1 del vecchio DM 332/1999.
Il timore è che, in assenza di procedure chiare e uniformi, “le Regioni non facciano rientrare i costi per manutenzione e riparazione delle carrozzine elettriche tra le prestazioni previste nei LEA”, aggravando le disuguaglianze tra cittadini.
LE DOMANDE AL GOVERNO
Per tutte queste ragioni, l’interrogante chiede se il Governo sia a conoscenza dei dinieghi già opposti ad alcuni cittadini in merito a “servizi di manutenzione, riparazione o sostituzione di componenti di ausili e dispositivi quali le carrozzine elettriche”, e quali misure si intendano adottare per “assicurare, in modo omogeneo, su tutto il territorio nazionale, che i costi di tale fornitura non siano a carico dei cittadini con disabilità”, garantendo il rispetto delle prestazioni previste nei LEA.
LO SPORTELLO LEGALE DI OSSERVATORIO MALATTIE RARE RACCOGLIE SEGNALAZIONI
Alla luce del quadro che si sta delineando, lo Sportello Legale di Osservatorio Malattie Rare ha avviato la raccolta di segnalazioni da parte di cittadini che si siano trovati a dover sostenere direttamente spese per la manutenzione o la sostituzione di componenti relativi a carrozzine elettriche. L’obiettivo è contribuire a documentare l’estensione del problema e fornire elementi utili per sollecitare interventi correttivi e uniformi da parte delle Istituzioni. Le segnalazioni possono essere inviate a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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