Ricerca scientifica

A disposizione 40mila euro destinati ai migliori progetti di ricerca: candidature entro il 30 luglio 2021

L’Associazione Sindrome di Alport (ASAL) ha pubblicato “Alport RESEARCH”, il primo Bando di concorso per l’assegnazione di contributi a favore di progetti scientifici sulla sindrome di Alport. L’importo complessivo a disposizione per il finanziamento dei progetti è pari a 40mila euro: questo grazie alle attività di raccolta fondi degli ultimi anni, alle donazioni ed ai fondi raccolti con il 5 per mille destinati ad ASAL.

Il bando è aperto a proposte di progetti che abbiano valenza innovativa riguardo ad ogni aspetto della patologia, prediligendo però quello otorinolaringoiatrico, oculistico o nefrologico. Saranno presi in considerazione progetti sia da svolgersi in ambito nazionale, sia che prevedano collaborazioni internazionali. Gli elaborati dovranno essere presentati in lingua italiana. Ogni partecipante potrà proporre un unico progetto di ricerca.

Le proposte dovranno pervenire all’Associazione Sindrome di Alport entro il 30 luglio 2021 esclusivamente via messaggio di posta elettronica certificata, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

ASAL Onlus è nata a Sassari nel 2011 a sostegno delle persone affette dalla sindrome di Alport. Ispirandosi ai principi di solidarietà umana e con l’assenza di qualunque finalità di lucro, svolge la propria attività a favore dei pazienti, per prevenire o limitare i problemi di carattere sanitario e sociale e, più in generale, di disagio che tale patologia comporta, sensibilizzando l’opinione pubblica e contribuendo economicamente alla ricerca attraverso la raccolta fondi.

La sindrome di Alport è una malattia congenita delle membrane basali, soprattutto di quelle glomerulari, che coinvolge il collagene tipo IV. La progressione del danno renale è più grave nei pazienti maschi, che presentano ematuria nella prima infanzia. Molto spesso sviluppano una sordità neurosensoriale progressiva durante l'età scolastica e, di solito, un'insufficienza renale allo stadio terminale nei primi vent'anni, con o senza anomalie oculari. Le femmine, invece, hanno un decorso clinico variabile e solo una minima parte di loro sono affette dalla patologia in modo grave, in quanto la sindrome di Alport ha una trasmissione legata al cromosoma X.

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