7 giorni Sanità

Riforma dell'assistenza sanitaria territoriale, nulla di fatto dall’esame delle Regioni

Nulla di fatto per la riforma degli standard per l’assistenza sanitaria territoriale (Missione 6, Componente 1, Riforma 1), più comunemente nota come cd. Dm 71. Il nodo della carenza delle risorse per l’attuazione del decreto non è stato risolto, nonostante la scorsa settimana sembrava si fosse trovata una quadra tramite l’istituzione di un Tavolo Regioni-Mef-Salute, che avrebbe dovuto determinare, qualora vi fosse stata la necessità, di immettere nuovi fondi. Il Governo potrà in ogni caso adottare dal 16 aprile il provvedimento, anche se rimarrebbe comunque complesso attuarlo senza il consenso delle Regioni, che sono designate quali soggetti realizzatori degli interventi.

News sanità

Martedì 29 marzo, alla Camera dei Deputati, in XI Commissione Lavoro, l’Onorevole Niccolò Invidia (M5S), ha presentato un’interrogazione a risposta immediata, indirizzata al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sullo smart working per i lavoratori fragili. L’Onorevole Invidia ha chiesto di sapere quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda intraprendere per porre rimedio a tale grave vulnus in danno dei lavoratori fragili, specie in questa fase di accertata ripresa del contagio da Coronavirus. Per il testo dell’interrogazione si rimanda al report completo scaricabile in formato PDF in fondo all’articolo.

Nella stessa giornata, sempre alla Camera dei Deputati, l’Onorevole Fabiola Bologna (CI) ha presentato un’interrogazione sull’assistenza territoriale, indirizzata al Ministro della salute, chiedendo di sapere quali iniziative di competenza intenda adottare il Ministro interrogato al fine di promuovere una programmazione di cure domiciliari comprensiva di tutte le tipologie di servizi e prestazioni erogabili ai pazienti e di strutturare un modello di presa in carico che garantisca un'integrazione di tutte le prestazioni fornite, predisponendo modelli di accreditamento omogenei, un unico nomenclatore di prestazioni e servizi e un'unica tariffa per ogni tipologia di attività sanitaria e sociosanitaria, come previsto dall'intesa in Conferenza Stato-regioni. Per il testo dell’interrogazione si rimanda al report completo scaricabile in formato PDF in fondo all’articolo.

Giovedì 31 marzo, alla Camera dei Deputati, l’Onorevole Paolo Parentela (M5S), ha presentato un’interrogazione a risposta in Commissione sui contenuti dei decreti sull'assistenza ospedaliera e sull'assistenza territoriale, indirizzata al Ministro della salute e al Ministro dell’economia e delle finanze. L’Onorevole Parentela chiede di sapere se il Governo non ritenga di dover adottare iniziative, con urgenza per l'inserimento, nei nuovi succitati decreti sull'assistenza ospedaliera e sull'assistenza territoriale, di criteri che, ai fini della definizione dei rispettivi standard e di garantire il diritto alla salute in maniera uniforme ed efficace, tengano conto delle aree regionali svantaggiate in termini di viabilità, rigidità climatiche, deprivazione sanitaria, maggiore incidenza di patologie croniche, povertà e vulnerabilità sociale. Per il testo dell’interrogazione si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Sul Supplemento Ordinario n. 13 della Gazzetta Ufficiale, serie Generale n. 73 di lunedì 28-03-2022, è stata pubblicata la cd. Legge Sostegni ter, Legge 28 marzo 2022, n. 25, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, recante "Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico". In merito è stato pubblicato anche il testo del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 21 del 27 gennaio 2022), coordinato con la legge di conversione 28 marzo 2022, n. 25 (in questo stesso Supplemento ordinario), recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”.

News malattie rare

L’Onorevole Fabiola Bologna (CI), martedì il 29 marzo, ha presentato un’interrogazione sulla home therapy per le persone affette da malattia rara, indirizzata al Ministro della salute, sottolineando che l'home therapy, monitorata dal medico del Centro di riferimento, presenta numerosi benefici, quali aderenza al trattamento e appropriatezza della cura, miglioramento da un punto di vista psicologico, somministrazione in sicurezza e in ambiente familiare, riservatezza sulla condizione del paziente, facilitazioni logistiche (lavoro/studio) e risparmio economico; visto il termine dello stato di emergenza, fissato al 31 marzo 2022, i pazienti affetti da una patologia rara rischiano di non avere più la possibilità di usufruire del servizio di somministrazione domiciliare. L’Onorevole Bologna chiede quindi di sapere se sia a conoscenza di quanto riportato in premessa, in ragione dei numerosi benefici riscontrati grazie alla home therapy degli ultimi due anni e alla luce della comprovata fragilità delle persone affette da malattia rara, quali iniziative intenda intraprendere affinché i malati rari possano continuare ad usufruire della somministrazione domiciliare. Per il testo dell’interrogazione si rimanda al report completo scaricabile in formato PDF in fondo all’articolo.

Nella stessa giornata, l’Onorevole Bologna ha presentato un’ altra interrogazione parlamentare, stavolta sulla home therapy per i pazienti affetti dalla malattia di Pompe, indirizzata al Ministro della salute, chiedendo di sapere se il Ministro interrogato, in vista della fine dello stato di emergenza e considerato quanto riportato in premessa, non intenda valutare iniziative volte ad estendere il periodo di utilizzo di home therapy, a prescindere dallo stato di emergenza, per i malati affetti da glicogenosi di tipo II, così da garantire continuità di cure ed evitare disparità di trattamento territoriali. Per il testo dell’interrogazione si rimanda al report completo scaricabile in formato PDF in fondo all’articolo.

In data mercoledì 30 marzo, alla Camera dei Deputati, l’Onorevole Silvana Nappi (M5S), ha presentato la mozione n. 1-00618 sull’assistenza territoriale. Essa impegna il Governo al punto 7 7) ad adottare le iniziative di competenza affinché sia attivato all'interno della casa di comunità, il piano operativo per il sostegno con una presa in carico multidisciplinare e multidimensionale dei soggetti più fragili, sia pazienti anziani che affetti da malattie invalidanti, inclusi i pazienti con malattie rare per una presa in carico globale e con assistenza domiciliare. La Mozione è stata calendarizzata, nel mese di maggio, in Aula Camera.

Martedì 29 marzo, al Senato della Repubblica, la Senatrice Paola Binetti (FI), ha presentato un’interrogazione a risposta orale, indirizzata al Ministro della salute, sulla possibilità di attribuire alle malattie rare senza diagnosi un codice che consenta ai pazienti di accedere, a carico del SSN, a tutte le indagini necessarie per chiarire la loro mancata diagnosi il più tempestivamente possibile e poter contare sui LEA. La Senatrice Binetti chiede di sapere se il Ministro in indirizzo ritenga necessario che venga attribuito alle malattie rare senza diagnosi un codice che consenta ai pazienti di accedere, a carico del SSN, a tutte le indagini necessarie per chiarire la loro mancata diagnosi il più tempestivamente possibile e poter contare sui LEA. Per il testo dell’interrogazione si rimanda al report in PDF scarica bile in fondo all’articolo.

Sulla Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 75 di mercoledì 30-03-2022, è stata pubblicata la determina AIFA del 28 marzo 2022, recante “Revoca e decadenza dell'autorizzazione al rimborso dei trattamenti a valere sul Fondo 5%” (Determina n. DG/131/2022).

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