Monaco (Germania) – La temperatura del respiro può essere utilizzata per diagnosticare il cancro al polmone. Lo sostiene una nuova ricerca, presentata al Congresso internazionale della European Respiratory Society (ERS) ieri a Monaco. Lo studio, realizzato presso l’Università di Foggia, suggerisce che la temperatura del respiro può essere un semplice metodo, assolutamente non invasivo, per confermare la presenza del temutissimo cancro ai polmoni.
Lo studio ha analizzato il potenziale ruolo della temperatura del respiro, misurata con uno specifico termometro X-Halo, in 82 pazienti. I pazienti erano stati precedentemente sottoposti a una radiografia che aveva fatto scattare il sospetto di tumore.

Di questi pazienti 40 hanno ricevuto una diagnosi positiva al tumore, 42 negativa. I ricercatori hanno misurato la temperatura del respiro di tutti i pazienti, dimostrando che i pazienti affetti da tumore hanno una temperatura del respiro più alta. La temperatura sembra anche innalzarsi in base allo stadio del tumore, ed anche eventualmente al numero di anni in cui il paziente ha fumato.
La Professoressa Giovanna Elisiana Carpagnano ha suggerito che la metodica potrebbe dimostrarsi utilissima, una volta messa a punto, per migliorare la diagnosi di questa tipologia tumorale.

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